Amazon stringe la morsa contro i furbetti del reso “lungo”
Amazon, uno dei giganti del commercio online, ha deciso di porre fine alla pratica dei resi “troppo generosi”, annunciando una riduzione dei tempi di restituzione da 30 a 14 giorni su alcuni prodotti. Questa decisione, che entrerà in vigore tra marzo e aprile, mira a contrastare il fenomeno di chi acquista, utilizza e restituisce i prodotti senza alcun costo aggiuntivo.
In particolare, la riduzione dei tempi di reso riguarderà i prodotti di elettronica di consumo, ad eccezione di quelli a marchio Amazon. La motivazione di questa stretta non è stata esplicitata da Amazon, ma si vocifera che l’obiettivo principale sia contrastare l’abuso dei resi a fini personali, come l’utilizzo temporaneo di prodotti elettronici per poi restituirli senza alcun costo.
L’azienda, nota per la sua politica di customer care molto favorevole, sembra voler puntare maggiormente all’efficienza e al contenimento dei costi. Questo cambiamento di rotta potrebbe essere inserito in una strategia più ampia di Amazon per mantenere un equilibrio tra soddisfazione del cliente e sostenibilità economica.
Tuttavia, resta da vedere se l’eccezione per i prodotti a marchio Amazon potrebbe sollevare polemiche tra i venditori e attrarre l’attenzione delle autorità antitrust. In passato, Amazon è stata oggetto di indagini e sanzioni per presunto abuso di posizione dominante, suscitando dubbi sul suo impatto sulla libera concorrenza.
Quest’ultima mossa di Amazon potrebbe essere interpretata come parte di una strategia più ampia volta a mantenere la propria posizione nel mercato e adattarsi alle nuove esigenze e sfide del settore dell’e-commerce.