Pontida 2024: Vannacci sul palco, difesa dei confini e autonomia al centro del raduno della Lega


A Pontida, il raduno annuale della Lega ha attirato migliaia di sostenitori sotto il sole autunnale, nel pratone intriso dall’umidità della notte. L’edizione 2024, la 36ª, si distingue per la forte presenza di ospiti stranieri, con delegazioni provenienti da diversi partiti europei, segnalando il crescente ruolo internazionale del Carroccio.

Matteo Salvini, segretario del partito e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha aperto l’evento con un tributo ai volontari scomparsi della Lega. Tra gli interventi di spicco, quello del premier ungherese Viktor Orbán e del portavoce di Vox, José Antonio Fuster. Marine Le Pen, invece, ha inviato un videomessaggio. La manifestazione ha visto la partecipazione di figure politiche come Luca Toccalini, leader dei giovani leghisti, e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

Uno dei momenti più attesi è stato l’intervento di Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, alla sua prima apparizione a Pontida. Accolto con grande entusiasmo, Vannacci ha ribadito il suo impegno per il partito, sottolineando il valore della sovranità e delle tradizioni italiane. “La cittadinanza se la sono guadagnata i nostri nonni sul Carso,” ha dichiarato dal palco, riferendosi al sacrificio delle generazioni passate. Ha criticato l’idea di una cittadinanza acquisita facilmente, ricordando che in altre nazioni come l’Arabia o il Marocco non esiste una reciprocità simile a quella proposta in Italia.

Il tema dell’autonomia differenziata è stato al centro del raduno, con interventi del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, e del ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli. Fontana ha difeso la riforma come un passo cruciale per garantire maggiore libertà alle Regioni, mentre Calderoli ha espresso la necessità di procedere con l’autonomia per rispettare le richieste storiche della Lega.

Sul palco è comparso anche un riferimento ai contrasti interni alla coalizione di centrodestra, con un disaccordo tra Salvini e Antonio Tajani di Forza Italia sul tema della cittadinanza. Mentre Tajani ha proposto lo “ius Italiae,” che permetterebbe di ottenere la cittadinanza dopo 10 anni di scuola dell’obbligo, Salvini e Vannacci hanno respinto l’idea, ribadendo che “la cittadinanza non si regala.”

Il raduno di Pontida 2024, con il suo slogan “Difendere i confini non è reato,” ha segnato un nuovo capitolo per la Lega, riaffermando i suoi valori di sovranità e identità, con un occhio alle sfide future sul piano nazionale ed europeo.


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