Nelle ultime ore, il discorso del generale di Corpo d’Armata e Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Carmine Masiello, ha risuonato nelle chat dei militari italiani, scuotendo le coscienze e richiamando alla vera missione delle forze armate. Un intervento diretto e intenso, in cui Masiello ribadisce: “L’esercito è fatto per prepararsi alla guerra.” Parole forti, rivolte ai suoi commilitoni, che evocano il ruolo fondamentale delle forze armate come garanzia della sicurezza e della difesa del Paese.
Preparazione e tecnologia: il binomio essenziale
Masiello, nel suo discorso, sottolinea l’importanza della preparazione costante alla guerra per mantenere la pace, ricordando l’addestramento e la prontezza dei soldati italiani impegnati in missioni internazionali, come in Libano, dove “sono nei bunker, sono i primi a volere la pace, ma sono pronti a fare la guerra.” Il generale riflette anche sull’evoluzione delle tecnologie belliche, definendo la tecnologia “la nostra arma per sopravvivere vittoriosi sul campo di battaglia,” e dichiara: “Oggi vince chi è più tecnologico. Tutto il resto sono chiacchiere, mi dispiace.”
La rivoluzione dei conflitti moderni
Masiello descrive un panorama di guerra in rapida trasformazione: dai tradizionali campi minati alle moderne minacce aeree dei droni, “il drone è l’IED odierno e sarà l’IED del futuro.” Osserva come la guerra in Ucraina offra uno spaccato di questo cambiamento, combinando elementi antichi e nuove tecnologie come la cyber-guerra e la guerra spaziale, coinvolgendo le menti e le percezioni delle persone tanto quanto i mezzi fisici.
Rinnovamento e superamento della burocrazia
Non meno importante è il richiamo a superare la burocrazia, percepita come un ostacolo alla prontezza e all’efficacia dell’Esercito. “Non c’è più tempo per la mediocrità, non c’è più tempo per la burocrazia,” afferma, spronando tutti a mettere in discussione schemi e procedure superate e ad accogliere un cambiamento rapido e proattivo, necessario per affrontare le sfide di oggi e di domani.
Un nuovo esercito per nuove sfide
Infine, il generale Masiello richiama i valori e l’etica che contraddistinguono l’istituzione militare, invitando i suoi uomini a non tollerare deviazioni da questi principi e a prepararsi con determinazione. Conclude con un appello diretto, invitando tutti i militari a “pensare fuori dagli schemi,” a superare la paura di sbagliare e ad adottare una mentalità innovativa.