Sardegna in subbuglio: la governatrice M5s Alessandra Todde dichiarata decaduta


Colpo di scena nella politica sarda: contestate inadempienze sulle spese elettorali. “Ma io vado avanti”, afferma la governatrice.

In un improvviso terremoto politico, la governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, potrebbe sta per affrontare una crisi di governo senza precedenti. Il Collegio regionale di garanzia ha infatti emesso un’ingiunzione contro di lei per presunti inadempimenti nella rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale dello scorso febbraio, che l’aveva vista trionfare contro l’ex sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.

L’ufficio della Corte d’Appello di Cagliari ha sollevato una serie di contestazioni riguardanti la gestione delle risorse finanziarie, portando il Collegio regionale a chiedere una valutazione da parte del Consiglio regionale in merito alla possibile decadenza di Todde dal suo incarico. In caso di voto favorevole, la governatrice perderebbe non solo la carica di presidente della giunta, ma anche quella di consigliera regionale.

Nonostante la situazione critico, la governatrice non sembra intenzionata a cedere. “La notifica della Corte d’Appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune”, ha dichiarato in una nota fulminea. “Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo, continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo.”

Alessandra Todde, la prima esponente del Movimento Cinquestelle a governare una regione italiana, aveva preso le redini della Sardegna suonando la campana del cambiamento. Il suo successo, avvenuto nel febbraio scorso, aveva rappresentato una significativa sconfitta per il centrodestra, con un distacco di appena mezzo punto percentuale rispetto al suo avversario.

Le reazioni politiche si sono sprecate: l’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci, ora deputato di Forza Italia, ha commentato l’ingiunzione, sottolineando che “se dovessero rivelarsi vere inadempienze gravi, si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio”. Tale osservazione evidenzia la tensione crescente nel panorama politico sardo.

Dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene la governatrice, non si intravedono segni di preoccupazione: il mantra è “si va avanti”, come chiarito da Todde stessa. Tuttavia, all’opposizione le frasi di sostegno sono scarse. Michele Pais della Lega ha sottolineato che “le regole vanno rispettate” e che l’interesse dei cittadini deve precedere qualsiasi considerazione politica. Fausto Piga di Fratelli d’Italia ha avvertito: “Se la presidente Todde ha barato con le spese elettorali è giusto riandare al voto”, insinuando un’opzione che potrebbe riaprire le urne in Sardegna.

La vicenda della governatrice Todde si sta trasformando in un caso di rilevanza nazionale, con l’attenzione ormai puntata sul Consiglio regionale, che dovrà ora decidere se confermare o meno la decadenza della leader M5s. La Sardegna è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua politica, che si preannuncia intenso e combattuto.


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