Raffaele Gallo, capogruppo del Partito Democratico in Piemonte, ha preso una decisione significativa riguardo la sua carriera politica. In una mossa che dimostra un profondo senso di responsabilità, ha annunciato il ritiro della sua candidatura alle imminenti elezioni regionali di giugno. La sua scelta è stata motivata dal desiderio di proteggere la privacy e il benessere della sua famiglia, in particolare dei suoi figli e di sua moglie.
Nonostante non sia personalmente coinvolto nell’indagine Echidna, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Torino, Raffaele Gallo ha sentito la necessità di fare un passo indietro. Questa indagine ha infatti toccato alcuni aspetti della vita di suo padre, Salvatore Gallo, che si trova al centro di alcune accuse. Raffaele ha espresso fiducia nella capacità del padre di fornire rapidamente chiarimenti sugli aspetti contestati dagli inquirenti.
Nella sua dichiarazione, Raffaele Gallo ha voluto sottolineare con forza la sua totale estraneità a qualsiasi comportamento che potesse essere associato, anche solo indirettamente, all’’Ndrangheta. Ha inoltre ribadito il suo impegno per il Piemonte, affermando di aver sempre agito con la massima onestà e trasparenza, dedicandosi allo studio e all’approfondimento dei temi regionali con proposte e idee innovative.
Infine, ha commentato il dibattito pubblico sulla sua figura e sulla sua candidatura, che si è intensificato negli ultimi giorni. Ha confermato di aver sempre cercato di svolgere il suo ruolo politico al meglio, lavorando incessantemente per il bene del Piemonte e dei suoi cittadini.