Attacchi russi: Tutti nei rifugi a Kiev. Drastici blackout e affollamenti nella metropolitana. Droni ucraini a Saratov


La guerra in Ucraina ha raggiunto il giorno 915 e continua senza tregua. Nelle ultime ore, un massiccio attacco russo ha colpito diverse zone del Paese, tra cui la capitale Kiev. A seguito dell’attacco, sono stati riportati blackout di energia elettrica e interruzioni nella fornitura d’acqua in diverse aree della città. Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha confermato che i danni sono stati causati da droni e missili lanciati dalla Russia. L’azienda energetica DTEK ha introdotto un blackout di emergenza e ha dichiarato che i tecnici stanno lavorando incessantemente per ripristinare la luce nelle case degli ucraini.

La metropolitana di Kiev, già usata spesso come rifugio durante gli attacchi, è tornata a essere affollata mentre la popolazione cerca riparo. Video diffusi sui social mostrano la folla che si rifugia nei tunnel sotterranei mentre le sirene antiaeree risuonano in tutta la capitale.

Esplosioni a Kiev e Lutsk

Stamattina, almeno sette esplosioni hanno scosso Kiev, secondo quanto riportano i media locali. Il Paese è in stato di allerta nazionale per nuovi attacchi aerei russi. Esplosioni sono state segnalate anche in altre regioni, inclusa Lutsk, una città nel nord-ovest dell’Ucraina, dove un attacco ha colpito un condominio.

Droni ucraini a Saratov e situazione al confine bielorusso

Nel frattempo, droni ucraini hanno colpito la città russa di Saratov, portando la guerra sempre più vicino al cuore del territorio russo. Intanto, Kiev ha richiesto ufficialmente alla Bielorussia di ritirare le truppe schierate lungo il confine, temendo un possibile nuovo fronte di attacco.

Mosca ha reso noto che le sue unità di assalto operanti sul fronte ucraino hanno testato con successo un nuovo dispositivo anti-droni, segnalando un ulteriore passo avanti nella difesa contro le incursioni aeree ucraine.

La situazione resta estremamente tesa, con aggiornamenti costanti che continuano a dipingere un quadro drammatico di una guerra che sembra non avere fine.

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