In un episodio che ha sconvolto l’Austria e suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica, un chirurgo dell’ospedale universitario di Graz ha permesso alla figlia di 13 anni di partecipare attivamente a un’operazione, arrivando persino a farle praticare un foro nel cranio di un paziente. La vicenda, riportata dal quotidiano *Kronen Zeitung*, coinvolge un uomo di 33 anni, vittima di un grave incidente nei boschi avvenuto a gennaio.
Il paziente, con lesioni craniche significative, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale per un intervento chirurgico delicato. Durante l’operazione, il chirurgo ha incredibilmente consentito alla figlia adolescente di prendere parte al procedimento medico, permettendole di praticare personalmente un foro nel cranio del paziente. Nonostante l’operazione sia stata portata a termine senza complicazioni immediate, il 33enne non ha ancora recuperato pienamente e non è in grado di riprendere le normali attività, compreso il lavoro.
L’incredibile episodio, avvenuto all’inizio dell’anno, è rimasto sconosciuto al pubblico fino a quando una denuncia non è stata presentata alla magistratura nel mese di aprile. Sorprendentemente, la vittima è venuta a conoscenza delle circostanze inusuali dell’operazione solo a luglio, quando è stata informata dalla polizia. “Stai lì sdraiato, incosciente… e diventi carne di porco. Non è tollerabile”, ha dichiarato l’avvocato del giovane, esprimendo l’indignazione del suo cliente.
La procura di Graz ha immediatamente aperto un’inchiesta sul caso, che ha portato al licenziamento del chirurgo coinvolto e di un altro specialista che faceva parte dell’équipe medica. L’episodio ha sollevato seri interrogativi sulla gestione delle operazioni chirurgiche e sulla sicurezza dei pazienti in uno degli ospedali universitari più importanti del paese.