L’unica superstite di un naufragio, salvata nella notte dalla Ong Trotamar III
Una bambina di circa 10 anni, originaria della Sierra Leone, è stata salvata nella notte tra le onde del Mediterraneo, a circa dieci miglia da Lampedusa. La piccola, avvistata in solitaria in mare aperto dal veliero della Ong Trotamar III, è stata tratta in salvo e condotta a bordo. Questa mattina, intorno alle 6, è sbarcata nel porto commerciale dell’isola, il primo punto di approdo per molti migranti in fuga dalla Libia.
Secondo il racconto della bambina, raccolto dai volontari della Ong, sarebbe l’unica sopravvissuta di un naufragio che ha coinvolto un barchino con circa 45 persone a bordo, partito dalla Libia il giorno dell’Immacolata. La barca si sarebbe rovesciata in mare aperto, lasciandola sola tra le onde.
La piccola è stata affidata alle cure dell’ambulatorio locale: le sue condizioni di salute sono giudicate buone, nonostante le ore trascorse in mare. Nel pomeriggio sarà ascoltata dalla polizia per chiarire la dinamica del naufragio, mentre Guardia Costiera e Guardia di Finanza stanno interrogando i volontari che l’hanno salvata.
Nella stessa notte, altre cinque imbarcazioni sono state soccorse dalle motovedette della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e degli assetti Frontex. In totale, sono 356 i migranti sbarcati a Lampedusa, provenienti da diversi Paesi tra cui Egitto, Sudan, Siria, Bangladesh e Marocco. La maggior parte delle imbarcazioni è partita dalle coste libiche, spesso da località come Sabratah, tristemente nota come punto di partenza per molte traversate disperate.
Il salvataggio della bambina evidenzia ancora una volta le tragiche condizioni in cui avvengono queste traversate, con barconi sovraccarichi e insicuri che spesso si trasformano in trappole mortali.