“Rivoluzione energetica: i cambiamenti previsti per il settore edilizio in Italia”
Il settore edilizio italiano si prepara a una trasformazione epocale, con l’obiettivo di rendere i nostri edifici più sostenibili e a basse emissioni di carbonio. Secondo stime recenti, circa 5 milioni di case in Italia necessitano di interventi prioritari per migliorarne le prestazioni energetiche. Questa sfida richiederà ingenti investimenti, con la Commissione europea che stima la necessità di 275 miliardi di euro all’anno entro il 2030 per la transizione energetica del parco immobiliare.
La direttiva europea prevede obiettivi ambiziosi per la riduzione del consumo energetico degli edifici residenziali, con una diminuzione del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 rispetto al 2020. Inoltre, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030. Saranno anche obbligatori pannelli solari sui nuovi edifici pubblici e non residenziali, con scadenze differenziate a seconda delle dimensioni dell’edificio.
Un altro importante cambiamento riguarda la produzione e la vendita delle caldaie alimentate a combustibile fossile. Il divieto definitivo è stato posticipato al 2040, ma a partire dal 2025 le caldaie che utilizzano solo metano non potranno più ricevere incentivi. Saranno favoriti invece i sistemi di riscaldamento che integrano energie rinnovabili, come le pompe di calore o gli impianti solari termici.
La direttiva europea offre flessibilità ai Paesi membri per definire gli standard energetici e le modalità di intervento sugli edifici, garantendo al contempo misure efficaci per ridurre le emissioni e promuovere la sostenibilità. Questi cambiamenti rappresentano una vera e propria rivoluzione nel settore edilizio, che dovrà adattarsi alle nuove normative e abbracciare le tecnologie green per un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.