Caso Sangiuliano: emergono le chat con Boccia, media parlano di “litigi e una presunta gravidanza”


Roma – Continuano a circolare voci sul contenuto delle chat tra Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, citate nell’esposto che l’ex ministro della Cultura ha depositato presso la Procura di Roma. Il Garante della Privacy ha invitato i media alla cautela, ricordando l’importanza dell’essenzialità dell’informazione in una vicenda che sta scuotendo il mondo politico e mediatico.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Verità”, i messaggi scambiati tra Sangiuliano e Boccia includerebbero riferimenti a litigi accesi, un graffio sulla fronte dell’ex ministro, un patto di riservatezza e persino il sospetto di una gravidanza. L’esposto depositato dall’ex ministro denuncia l’imprenditrice di Pompei, Maria Rosaria Boccia, accusata di aver esercitato “pressioni indebite” nei confronti di Sangiuliano, una situazione che avrebbe portato alla rottura della loro relazione e, in parte, alle dimissioni dell’ex ministro.

In base alle indiscrezioni, pare che una lite tra i due abbia avuto conseguenze fisiche per Sangiuliano, il quale si è presentato pubblicamente con un cerotto sulla fronte, poi sostituito da una cicatrice ben visibile. Un dettaglio che, secondo i media, sarebbe il risultato di uno scontro diretto. Inoltre, emergono voci riguardo un patto di riservatezza che Boccia avrebbe preteso, impegnando entrambi a non proseguire alcun contatto e a mantenere segreta la loro relazione.

L’elemento che ha ulteriormente alimentato il dibattito pubblico riguarda la presunta gravidanza, menzionata nei messaggi tra i due. Tuttavia, nessun dettaglio ufficiale è stato confermato e resta da chiarire se questo aspetto avrà un ruolo centrale nelle indagini.

Intanto, il Garante della Privacy ha emesso un avviso per i media, sottolineando l’importanza di rispettare rigorosamente la normativa sulla protezione dei dati personali, specialmente in situazioni così delicate. Il richiamo all’essenzialità dell’informazione sembra essere una risposta alle speculazioni giornalistiche che si sono moltiplicate negli ultimi giorni.


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