Concessioni balneari, Fratelli d’Italia chiede alla Camera di aprire un conflitto con il Consiglio di Stato


Il capogruppo di Fratelli d’Italia (FdI) alla Camera dei Deputati, Tommaso Foti, ha recentemente inviato una lettera al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, sollecitando l’apertura di un conflitto di attribuzione presso la Corte costituzionale contro il Consiglio di Stato. La richiesta di Foti è motivata dalla pronuncia del Consiglio di Stato che stabilisce l’obbligo di mettere a gara le concessioni balneari senza ulteriori proroghe, in conformità con tre normative esistenti.

La pronuncia del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha ribadito che le concessioni balneari devono essere assegnate attraverso gare pubbliche, ritenendo illegittime le proroghe concesse agli attuali esercenti. Questa decisione si allinea con la normativa europea, in particolare con la Direttiva Bolkestein, che impone l’apertura del mercato e la concorrenza tra i fornitori di servizi.

La reazione di Fratelli d’Italia

Tommaso Foti, in rappresentanza di FdI, ha espresso seria preoccupazione riguardo a questa decisione, sostenendo che il Consiglio di Stato avrebbe oltrepassato i propri poteri invadendo la sfera legislativa, competenza esclusiva del Parlamento. Foti ha sottolineato che la pronuncia del Consiglio non solo riafferma l’obbligo di disapplicare le disposizioni nazionali contrarie alla normativa europea, ma afferma anche che tale disapplicazione deve avvenire senza interferenze da parte del legislatore.

La richiesta di intervento della Corte Costituzionale

Secondo Foti, questa interpretazione è infondata e contraddice lo spirito della legislazione comunitaria, che richiede il recepimento delle direttive europee attraverso specifiche norme di legge nazionali. Pertanto, FdI ritiene indispensabile l’intervento della Corte costituzionale per chiarire il corretto esercizio della potestà giurisdizionale.

Foti ha concluso la sua dichiarazione affermando che l’iniziativa mira a difendere il diritto del Parlamento, organo eletto direttamente dal popolo, di esercitare le proprie prerogative e funzioni come stabilito dalla Costituzione italiana.

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