Il clima è elettrico alla Capital One Arena di Washington, dove migliaia di sostenitori si sono radunati per assistere a un evento storico: l’insediamento del 47esimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Con un discorso che ha risuonato di ottimismo e di promesse audaci, Trump ha dichiarato ai suoi seguaci che “si chiuderà il sipario su quattro anni di declino”, promettendo un futuro brillante per l’America. La sua presidenza, secondo le sue parole, sarà caratterizzata dai “quattro anni più grandi della storia americana”.
Il giuramento del presidente si svolgerà alla Rotonda del Campidoglio, luogo scelto in seguito alla decisione di riparare l’evento al chiuso per via dell’ondata artica che ha colpito la costa est degli Stati Uniti. Questo cambiamento logistico non ha diminuito l’entusiasmo dei presenti, che hanno accolto Trump con cori e applausi scroscianti, pronti a lanciarsi in una nuova era.
Durante il suo discorso, Trump ha ripercorso i temi principali della sua campagna, proponendo un’agenda che spazia dall’espansione della produzione di energia domestica alla protezione dei confini nazionali, passando per la lotta contro l’inflazione e la critica alla “cultura woke”. Ma ha anche introducendo novità significative, come il suo presunto ruolo nel recente cessate il fuoco tra Hamas e Gaza, affermando di aver ottenuto risultati istantanei “più di quanto l’amministrazione Biden avesse fatto in quattro anni”.
Sul piano della criminalità, Trump ha promesso di riportare “legge e ordine” nelle città americane, con particolare attenzione alle bande criminali di origine straniera, come la venezuelana Tren de Aragua, nota per crimini atroci. La sua determinazione a combattere la criminalità è stata accolta con entusiasmo dal pubblico, che percepisce questi temi come priorità fondamentali.
In ambito internazionale, Trump ha rimarcato le sue ambizioni di rovesciare le tendenze attuali, promettendo di “mettere fine alla guerra in Ucraina” e di ripristinare stabilità in Medio Oriente. Visione audace, che ha generato entusiasmo tra i sostenitori presenti. “Eviterò la Terza guerra mondiale” ha ribadito, chiudendo il suo intervento con l’ovazione del pubblico.
Punto focale della serata è stata anche la presenza del miliardario Elon Musk, principale donatore di Trump, che ha parlato di un futuro luminoso per l’America, invitando i presenti a guardare oltre l’immediato. Seppur impacciato, Musk ha promesso che quello che viviamo è solo un inizio, ponendo l’accento sulla costruzione di un “America per secoli”.
Infine, la cerimonia ha chiuso con un momento di festa, grazie all’esibizione del leggendario gruppo Village People, che ha fatto ballare la folla al ritmo di “YMCA”, simboleggiando il ritorno di una certa vitalità nella politica americana.
Con l’insediamento di Trump ormai alle porte, si attende l’arrivo della premier italiana Giorgia Meloni, che parteciperà alla cerimonia. L’incontro tra i due leader potrebbe segnare un momento di svolta importante nelle relazioni bilaterali, dando il via a una nuova stagione di collaborazione tra Italia e Stati Uniti.
Con il giuramento di Trump, si apre dunque un nuovo capitolo della storia americana, in cui la retorica del cambiamento e della ripresa risuona più che mai, in attesa di concretizzarsi in azioni e politiche tangibili. I prossimi giorni, settimane e mesi saranno cruciali per stabilire se realmente l’“era dell’oro” annunciata dal presidente si tradurrà in risultati duraturi per il paese.