Con il termometro che supera i 36-38 gradi e punte di oltre 40 gradi in alcune zone della Sardegna, la settimana di Ferragosto si prospetta torrida per tutta l’Italia, in particolare sulle regioni tirreniche e sulle due isole maggiori. A rendere ancora più insopportabile il caldo ci pensa l’afa che caratterizzerà i prossimi giorni, con il sistema di monitoraggio del ministero della Salute che segnala un aumento dei bollini rossi e arancioni.
La calura estiva mette a rischio non solo i sottogruppi più vulnerabili come anziani, bambini e persone con malattie croniche, ma anche le persone considerate sane. Secondo il presidente della Fondazione Federazione delle Associazioni Dirigenti Ospedalieri Internisti, Dario Manfellotto, le condizioni sociali come la solitudine possono rappresentare un ulteriore fattore di rischio, specialmente per chi vive situazioni di povertà e disagio.
L’aumento delle temperature mette in allarme anche il sistema sanitario, che raccomanda di rivolgersi al pronto soccorso solo in caso di reale necessità, preferendo il contatto con il medico di famiglia per sintomi legati al caldo. Il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, sottolinea l’importanza di evitare accessi impropri in ospedale, anche per ridurre i rischi di contagio da Covid-19 in un momento in cui il virus sembra tornare prepotentemente in scena.
Uno studio condotto dall’Istituto de Salud Global de Barcelona e pubblicato su Nature Medicine ha evidenziato che durante l’estate del 2023, l’anno più caldo mai registrato, ci sono stati quasi 48.000 decessi connessi al caldo in Europa, di cui oltre 12.000 in Italia. Senza l’adozione di adeguate misure di contrasto, il numero di vittime sarebbe potuto aumentare sensibilmente.