Le polemiche e le interrogazioni parlamentari sul caso della “consulente mancata” del ministro della Cultura, Maria Rosaria Boccia, continuano a tenere banco. Tuttavia, Giorgia Meloni ha preso posizione a difesa di Sangiuliano assicurando che l’organizzazione e la sicurezza del G7 della Cultura non sono in pericolo.
La leader di Fratelli d’Italia dichiara che il ministro della Cultura le ha garantito che la persona coinvolta non ha avuto accesso a documenti riservati sul G7 e che nessun denaro pubblico è stato speso per questa vicenda. Meloni ha anche sottolineato che le questioni di governo sono la priorità, lasciando da parte eventuali pettegolezzi.
Nel frattempo, il silenzio regna al Collegio Romano, dove il ministro è stato avvistato per definire i dettagli del programma del G7 che sarà presentato a breve. Le nuove rivelazioni sull’affaire Boccia svelano l’indiscreta presenza della consulente durante i sopralluoghi a Pompei, sollevando dubbi sull’efficienza dell’organizzazione dell’evento.
L’opposizione attacca e chiede chiarezza sulla vicenda, mentre il Movimento 5 Stelle solleva dubbi sulla gestione delle informazioni sensibili da parte del ministero della Cultura. Anche altre forze politiche come Italia Viva e il Partito Democratico chiedono accertamenti per eventuali responsabilità e danno erariale.
Nonostante le polemiche, Maria Rosaria Boccia continua a difendere la propria posizione sui social, mentre il sindaco di Pompei si schiera a suo favore confermando l’assenza della consulente da riunioni operative sul G7. La prossima settimana si prospettano sessioni parlamentari importanti sul caso, con interrogazioni delle opposizioni che richiederanno risposte concrete.
La premier Meloni ha chiarito che Sangiuliano aveva valutato la possibilità di affidare un incarico non retribuito alla persona coinvolta, ma alla fine ha optato per una scelta diversa per preservare la trasparenza e la correttezza.