Identificato Fleximan: 42 anni, padovano, tra vandalismo e ideologia estremista


Individuato grazie alle indagini e alle immagini delle telecamere, è accusato di danneggiamento di cinque autovelox a Rovigo**

“Dio, Patria, Famiglia. E mola a disco.” Queste parole descrivono perfettamente Enrico Mantoan, noto come Fleximan, un uomo che si è guadagnato una discutibile notorietà per aver distrutto numerosi autovelox nella provincia di Rovigo. Mantoan, 42 anni, padovano, con un passato come segretario provinciale di Forza Nuova, ha messo in atto una personale crociata contro questi dispositivi di controllo della velocità, trattandoli come alberi da abbattere in un bosco.

Un Profilo Controverso

Enrico Mantoan non è solo un vandalo, ma un personaggio con un background complesso e controverso. È stato segretario provinciale di Forza Nuova a Rovigo, un partito noto per le sue posizioni estremiste. Attualmente, i carabinieri di Adria lo accusano di essere responsabile di almeno cinque dei quindici atti di danneggiamento degli autovelox registrati negli ultimi mesi. Tuttavia, l’indagine è ancora in corso e non si esclude la possibilità che Mantoan abbia agito con dei complici.

No Vax e Antisistema

Oltre al suo passato politico, Mantoan è un attivista No Vax e antisistema, coinvolto in Soccorso Nazionale, un’associazione legata al movimento neonazista. Un tempo vigile del fuoco, ora Mantoan vive ai margini della società. Dopo essere stato cancellato dall’Anagrafe di Este (Padova) per la sua prolungata assenza, è diventato a tutti gli effetti un senza fissa dimora. Attualmente, risiede in un bed & breakfast ad Ariano Polesine, un paese scelto probabilmente per il richiamo al nome “Ariano”.

Le Indagini e l’Arresto

L’arresto di Mantoan è stato possibile grazie a un’indagine meticolosa condotta dai carabinieri. Le autorità hanno utilizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, il rilevamento delle targhe e i dati delle celle telefoniche per incrociare le informazioni e risalire a una targa abbinata al codice IMEI di uno smartphone. Il sistema “alert alloggiati”, che registra le generalità di chi soggiorna in strutture ricettive, ha poi rivelato la sua presenza in un B&B della campagna rodigina.

Quando i carabinieri si sono presentati alla sua porta, Mantoan non era ancora sveglio. Operaio manutentore per una ditta emiliana, spesso lavora di notte, il che gli ha fornito una copertura perfetta per le sue attività vandaliche. Durante la perquisizione della sua stanza, sono stati trovati materiali che gli investigatori considerano “interessanti”.

Le Accuse

Mantoan ora affronta accuse di danneggiamento aggravato a beni esposti alla pubblica fede e di interruzione di pubblico servizio. La sua attività di distruzione degli autovelox non è solo un atto di vandalismo, ma anche una minaccia alla sicurezza pubblica, ostacolando il controllo della velocità e mettendo potenzialmente in pericolo la vita di automobilisti e pedoni.

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