La verità sulle spiagge ‘libere’: Del Dotto smonta le proteste degli attivisti


Le spiagge italiane sono teatro di una disputa sempre più accesa tra i balneari e gli attivisti del coordinamento ‘Mare Libero’, i quali rivendicano il diritto di accesso libero al litorale. Le proteste, che sono culminate con un’accampamento presso il Twiga di Marina di Pietrasanta e con azioni simboliche in tutta la costa italiana, puntano a contestare la validità delle concessioni balneari in corso.

Tuttavia, l’avvocato Alessandro Del Dotto, esperto in materia di diritto e ex sindaco, ha analizzato con rigore legale le richieste degli attivisti e ha smentito le affermazioni sulla scadenza delle concessioni. Secondo Del Dotto, finché non intervenuti nuovi attori, i balneari rimangono i legittimi custodi delle spiagge, con obblighi e doveri verso il bene pubblico.

La battigia deve rimanere libera entro i cinque metri dal mare, indipendentemente dalle controversie sulle concessioni. Le recenti proteste estive degli attivisti non hanno inficiato la validità delle attuali concessioni, in attesa di riscontri legali. Le delibere comunali hanno legittimato le proroghe delle concessioni, confermando i balneari come concessionari fino all’eventuale cambio di gestione.

Del Dotto ha commentato gli sviluppi legati alla Bolkestein, evidenziando la necessità di rispettare le norme attuali e le decisioni politiche. L’avvocato ha sottolineato la scelta innovativa di Draghi rispetto alle proroghe convenzionali e ha espresso fiducia nella volontà delle regioni di trovare soluzioni adeguate alle esigenze del settore.

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