Nell’intervista recente andata in onda su La7, Maria Rosaria Boccia si trova al centro di una vicenda intricata, con numerose insinuazioni e polemiche che riguardano il suo rapporto con il ministro Sangiuliano e l’ambiente del ministero. Tra le affermazioni più rilevanti c’è quella riguardante il presunto regalo di una pellicola privacy fatto al ministro, con il preciso scopo di tutelarlo da occhi indiscreti: «Gennaro, mettila perché se ti vedono scrivere qualcosa di poco ministeriale finisci nei guai», avrebbe detto Boccia, sottolineando la delicatezza della situazione in cui si trova il ministro.
Uno dei punti centrali dell’intervista è la negazione da parte di Boccia di aver scaricato le chat di WhatsApp dal computer del ministro. A smentire ulteriormente le speculazioni, Boccia interviene sulla presunta foto che la ritrarrebbe mentre esce da uno studio medico insieme a Sangiuliano: «E secondo lei se queste foto ci fossero, non sarebbero già uscite?». Afferma con decisione che si tratta di una falsità, ribadendo che lei e il ministro non sono mai stati insieme in quello studio medico.
Tuttavia, resta aperto un interrogativo: «E se domani queste foto escono?», le viene chiesto. «Rivengo da voi. Io ci metto la verità», risponde con fermezza, rilanciando che, qualora emergessero tali foto, sarebbe pronta a fornire spiegazioni. Boccia si spinge anche oltre, insinuando che se dovesse essere costretta a raccontare tutta la verità, potrebbero essere coinvolte altre donne: «O racconta la verità oppure sarò costretta io a raccontarla, però cadrebbero altre donne che…».
Nel corso dell’intervista emerge anche la questione della presunta talpa all’interno del ministero, una figura che, secondo Boccia, avrebbe fatto trapelare informazioni alla stampa. La cronologia degli eventi e la pubblicazione di alcune notizie, come quelle divulgate da Dagospia, alimentano in lei la convinzione che vi sia un’infiltrazione all’interno dell’istituzione.
A riguardo, Boccia non esita a esprimere il suo disappunto nei confronti del ministro Sangiuliano, dichiarando di attendere delle scuse pubbliche sia per lei che per la sua famiglia. Le sue parole, cariche di rammarico, mettono in evidenza il peso psicologico e mediatico che questa vicenda le ha imposto: «Mi sono sentita messa all’angolo. Avevo fotoreporter, giornalisti sotto casa. Mi sono chiusa, ho pensato e ho risposto solo esclusivamente quando ha parlato il ministro, ho rispettato l’uomo e le istituzioni».
Infine, Boccia chiarisce che, sebbene sia stata travolta dalle circostanze, non ha mai avuto aiuto esterno: «Sono sempre rimasta sola», afferma, confermando di aver avuto contatti col ministro fino a pochi giorni prima. Tuttavia, rivela un certo malcontento nei confronti del mancato preavviso da parte del ministro in merito alla trasmissione del servizio del Tg1, che ha contribuito a esacerbare la tensione con la sua famiglia.
La vicenda è tutt’altro che chiara, ma la determinazione di Boccia a difendere la propria integrità e a chiarire ogni dubbio sembra inarrestabile.