Meloni: “Di questo passo diranno che anche l’Italia non è un Paese sicuro”


ROMA – La Premier Giorgia Meloni ha espresso critiche decise verso il tribunale di Bologna, definendo l’argomentazione con cui si chiede di disapplicare una legge italiana come “un volantino propagandistico più che un atto di Tribunale”. Durante un’intervista a ‘Porta a porta’ su Raiuno, Meloni ha ribadito il suo punto di vista: “Se continuiamo così, sarò io a chiedere che gli italiani qui non possano sbarcare, perché l’Italia non è un paese sicuro, seguendo questo ragionamento”.

Meloni ha inoltre difeso la scelta di aprire centri per migranti in Albania, ritenendola una misura efficace per ridurre i flussi migratori. “Sono fermamente convinta della scelta sui centri in Albania. In generale, gli sbarchi sono diminuiti di oltre il 60%. Stiamo dimostrando che si può mettere un freno e io farò tutto il necessario per la gestione dei flussi. Siamo stati votati per questo”, ha dichiarato con fermezza la Premier, sottolineando l’impegno del governo nel controllo dell’immigrazione.

Sul tema della sicurezza dei dati, Meloni ha commentato lo scandalo delle informazioni trafugate, evidenziando un problema diffuso nel Paese: “In questo Paese esiste un mercato delle informazioni. Si entra nelle banche dati, si rubano informazioni e si vendono sul mercato. Penso si debba mettere fine a questo schifo”.

Risultati elettorali e conferma della maggioranza

La Premier ha poi parlato delle elezioni regionali e provinciali tenutesi sotto il suo governo, che, secondo lei, confermano la fiducia degli italiani verso l’attuale maggioranza. “Da quando c’è questo Governo abbiamo votato in 11 tra Regioni e province autonome. È finita 11-1, poi si è votato alle europee. Direi che un’idea su quale sia la maggioranza nazionale ce la siamo fatta”, ha concluso Meloni, evidenziando il sostegno elettorale alla sua coalizione.


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