Il tema dell’immigrazione e l’accordo tra Italia e Albania è al centro del dibattito politico dopo la decisione della sezione immigrazione del tribunale civile di Roma. I giudici hanno infatti negato la convalida del trattenimento di 12 migranti sbarcati a Shengjin, in Albania, partiti da Lampedusa a bordo della nave Libra della Marina militare. La decisione ha acceso polemiche tra governo e magistratura, con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che non ha nascosto il suo disappunto.
Le dichiarazioni di Carlo Nordio
A margine di un convegno a Palermo, Nordio ha dichiarato: “La reazione della politica non è contro la magistratura, ma contro una sentenza che riteniamo abnorme. Non può essere la magistratura a definire se uno Stato è sicuro, è una decisione di alta politica”. Il ministro ha inoltre sottolineato come queste decisioni rischino di creare incidenti diplomatici, citando l’esempio del Marocco: “Definire non sicuro un Paese amico può creare problemi”.
Nordio ha chiarito che, se la magistratura “esonda dai suoi poteri”, sarà compito della politica intervenire con provvedimenti legislativi. “La magistratura non risponde a nessuno, ma non può assumersi prerogative che appartengono alla politica”, ha concluso, ribadendo che il governo non ha alcuna intenzione di entrare in conflitto con la magistratura.
Le reazioni delle opposizioni
Le dichiarazioni del ministro hanno scatenato dure critiche dalle opposizioni, che chiedono le sue dimissioni. “In un Paese democratico, un ministro della Giustizia che attacca così pesantemente la magistratura e la sua indipendenza non può rimanere al suo posto”, hanno affermato i parlamentari del Partito Democratico, Debora Serracchiani, Alfredo Bazoli, Federico Gianassi e Walter Verini. Secondo il PD, Nordio ha superato il limite, violando i principi costituzionali e dimostrando la sua inadeguatezza al ruolo di Guardasigilli.
Anche Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso preoccupazione per le parole del ministro, definendole “di una gravità inaudita”. Bonelli ha accusato il governo di portare avanti “attacchi sistematici” contro la magistratura, e ha richiesto le dimissioni immediate di Nordio, che “sta calpestando i principi fondamentali della nostra Costituzione”.
La replica di Fratelli d’Italia
A difendere Nordio è intervenuto Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia, che ha replicato alle richieste delle opposizioni: “Le sinistre vorrebbero un ministro della Giustizia a comando loro e dei pochi magistrati politicizzati amici loro. Bene fa Nordio a difendere la dignità della politica e l’indipendenza della magistratura dalle ingerenze del PD”, ha dichiarato Donzelli. “Andremo avanti come la Costituzione ci garantisce e come gli italiani ci hanno chiesto”, ha concluso.
Il dibattito resta acceso e la questione è destinata a rimanere al centro dell’agenda politica nelle prossime settimane, con l’opposizione che continuerà a chiedere chiarimenti e azioni concrete sul tema dell’immigrazione e sul ruolo della magistratura nelle decisioni politiche.