Nuova missione per la nave Libra: operativa da lunedì per supportare i centri migranti in Albania


La nave Libra della Marina Militare italiana sarà nuovamente attiva a partire dalla prossima settimana, con il compito di monitorare e assistere le imbarcazioni di migranti a 20 miglia dalle coste di Lampedusa. L’obiettivo della missione è quello di offrire un primo sostegno ai profughi soccorsi nel Mediterraneo e, dopo un attento controllo a bordo, trasferire quelli idonei verso il centro di accoglienza a Shëngjin, in Albania.

Il governo italiano prosegue con determinazione nel progetto di realizzare centri migranti sul territorio albanese, anche dopo le difficoltà incontrate nelle settimane precedenti, inclusa la sospensione temporanea disposta dal Tribunale di Roma. La recente approvazione di un decreto sui “Paesi sicuri” intende infatti conferire maggiore stabilità normativa al progetto, nonostante i contrasti emersi con le direttive della Corte di giustizia dell’Unione Europea.

Questo nuovo tentativo mira a far decollare una macchina organizzativa che ha subito rallentamenti e ostacoli legali. Tra i migranti selezionati per il trasferimento in Albania saranno inclusi uomini maggiorenni provenienti da Paesi considerati sicuri secondo la normativa italiana, giudicati idonei per il rimpatrio.

La decisione di rimettere in mare la nave Libra arriva in un contesto di forti dibattiti politici sui costi e sull’efficacia dell’intera operazione, ma il governo è deciso a far funzionare il progetto con il supporto della Marina Militare, nonostante il recente intervento del Tribunale di Bologna che ha sollevato ulteriori interrogativi sulla normativa.


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