Il telemarketing selvaggio continua a creare disagi nonostante i tentativi di regolamentazione attraverso il registro delle opposizioni. Le multe per i call center molesti potrebbero presto aumentare fino a un milione di euro, in risposta all’evolversi delle pratiche truffaldine come la “truffa del sì”.

Questa truffa subdola coinvolge chiamate telefoniche che cercano di ottenere il consenso della vittima registrando il suo “sì” per scopi fraudolenti, come il cambio di fornitore di servizi senza autorizzazione. Le associazioni dei consumatori segnalano un preoccupante aumento di casi di truffa del genere, evidenziando la necessità di una maggiore protezione per i cittadini.

Nonostante le misure attuate, come il registro delle opposizioni e il codice di condotta del telemarketing, le telefonate indesiderate e le pratiche sleali persistono, mettendo a rischio la sicurezza e la privacy dei consumatori.

Per contrastare efficacemente questa problematica, potrebbe essere opportuno considerare l’adozione di un modello opt-in simile a quello olandese, che richiede il consenso esplicito dei destinatari prima di effettuare chiamate commerciali. Questo approccio potrebbe rappresentare una soluzione più efficace nel breve termine per proteggere i consumatori da abusi nel settore del telemarketing.

In conclusione, l’implementazione di sanzioni più severe per i call center molesti e l’adozione di misure più stringenti potrebbero contribuire a ridurre le pratiche illegali e dannose nel campo del telemarketing, garantendo una maggiore tutela per i consumatori.