La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso dure critiche all’operato del governo in merito all’accordo sui migranti con l’Albania durante la direzione del partito al Nazareno. La segretaria dem ha sottolineato l’insostenibilità del piano, attaccando duramente la gestione della maggioranza: “Il meccanismo è fallito. Già prima del pronunciamento del tribunale, quattro persone sono state riportate indietro: due fragili e due minori. Non si possono identificare minori e persone vulnerabili su una nave”.
Schlein ha evidenziato come il Tribunale di Roma non abbia convalidato il trattenimento dei migranti presso il Centro di permanenza per il rimpatrio in Albania, evidenziando che il governo avrebbe dovuto prevedere tali problemi: “Non siamo veggenti, leggiamo le leggi. È ora di fermarsi, tornare indietro e chiedere scusa agli italiani”.
Secondo Schlein, l’accordo con l’Albania non solo viola il diritto internazionale, ma rappresenta anche uno spreco di risorse: “Sono stati spesi 18mila euro a testa per deportare ignobilmente 16 persone in Albania, un accordo che è costato 800 milioni che potevano essere investiti nella sanità”.
Nel suo intervento, Schlein ha anche risposto alle dichiarazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che aveva invitato i giudici a non ostacolare l’operato del governo: “Le leggi valgono per tutti, soprattutto per il governo. Nessuno è al di sopra delle leggi”. La leader dem ha poi ribadito che il sistema creato con l’accordo con l’Albania è in contrasto con normative europee e nazionali, e con la Costituzione italiana che garantisce il diritto di asilo.
Concludendo, Schlein ha sottolineato come l’arroganza del governo non sia un caso isolato, ma parte di un atteggiamento costante sin dal loro insediamento, citando anche il contestato decreto sicurezza: “Vediamo lo stesso approccio arrogante nella gestione della sicurezza, peggiorando persino alcune norme del vecchio Codice Rocco”.