In un’altra tragica giornata nel Mediterraneo, una neonata di appena 4 mesi è stata tra i tre dispersi dopo che un barchino carico di migranti è affondato al largo di Lampedusa. La piccola, insieme a sua madre proveniente dalla Guinea, si trovava a bordo del barchino affondato, insieme ad altre 44 persone di diverse nazionalità tra cui donne e minori.
L’equipaggio della ONG Trotamar III è intervenuto per soccorrere il barchino in difficoltà, ma durante le operazioni di salvataggio tre persone sono cadute in mare e non sono state recuperate. La motovedetta Cp302 della Guardia Costiera ha trasportato i 44 sopravvissuti a Lampedusa, dove sono stati sbarcati in sicurezza.
La situazione è diventata ancora più drammatica quando la nave della ONG tedesca People in motion ha tentato di fornire assistenza ai migranti fornendo giubbotti di salvataggio. Purtroppo, durante il tentativo di avvicinarsi al veliero ong, la madre della neonata e due uomini sono finiti in mare e sono attualmente dispersi.
Le ricerche sono in corso con le motovedette della Guardia Costiera, ma la speranza di trovare i dispersi è sempre più flebile. Questo tragico episodio si aggiunge purtroppo a una serie di incidenti simili avvenuti in acque internazionali, sottolineando la disperata situazione dei migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo in cerca di una vita migliore.
Le autorità e le organizzazioni umanitarie continuano i loro sforzi per garantire la sicurezza e il soccorso dei migranti in difficoltà in mare, ma la realtà crudele del mare continua a rivendicare vite preziose, tra cui quella di una neonata innocente di soli 4 mesi, la cui storia si unisce a quella di tante altre vittime del mare.